Anche per il 2023 sarà possibile avvalersi degli incentivi moto e scooter elettrici, i bonus statali pensati per chi è interessato all’acquisto di mezzi green a due ruote.

Si tratta di contributi destinati alle persone fisiche e ai concessionari che riguardano i veicoli nuovi di fabbrica. Le agevolazioni attuali vedono un’incidenza del 30% in assenza della rottamazione del vecchio veicolo e del 40% con rottamazione.

Nell’approfondimento di oggi analizziamo meglio come funzionano e come richiedere tali incentivi, valutando come prima cosa perché scegliere gli scooter elettrici si rivela una soluzione quanto mai interessante.

Perché acquistare uno scooter elettrico

Uno scooter elettrico presenta tutti i vantaggi tipici dei modelli a due ruote per gli spazi urbani, che riesce a ottimizzare in virtù dei plus tipici di un’alimentazione elettrica, proprio per questo lo stato ha pensato a dehli incentivi moto e scooter elettrici.

Si tratta di mezzi di trasporto in grado di raggiungere i luoghi che presentano condizioni più complesse per quanto riguarda l’accessibilità urbana come le aree ZTL. Zone in cui i normali mezzi a due ruote non hanno accesso, il tutto senza trovarsi a pagare alcuna tariffa extra e in maniera pienamente gratuita anche sulle strisce blu.

I modelli elettrici a due ruote sono considerati l’ideale per raggiungere gli amici e districarsi nel traffico delle città, facendosi notare per il design originale in tutte le situazioni.

Rappresentano perciò un’opzione valida tanto per l’uso privato quanto nell’ambito commerciale, ad esempio per le aziende della ristorazione (e non solo) che si avvalgono del servizio delivery.

Uno scooter elettrico è un mezzo che viaggia a zero emissioni, influendo positivamente sull’ambiente: una questione considerata prioritaria dalle diverse amministrazioni comunali. È inoltre molto silenzioso e riesce perciò a incidere positivamente a livello dell’inquinamento acustico.

I migliori scooter elettrici, infine, presentano un servizio di assistenza dedicata, tempestivo ed efficiente. Qualcosa capace di valorizzarne la struttura solide e l’estetica minimale, a fronte di prestazioni di assoluto livello che nulla hanno da invidiare ai modelli ad alimentazione endotermica. La manutenzione vede costi ridotti ai minimi termini.

L’autonomia riesce a superare i 90 km orari con una migliore performance per quanto riguarda la fase di accelerazione così come quella di frenata: aspetti essenziali quando ci si trova alla guida delle due ruote, anche per la sicurezza.

Cosa prevedono gli incentivi per gli scooter elettrici

Vediamo a questo punto cosa prevedono gli incentivi scooter elettrici attuali, per i quali il governo ha stanziato un ammontare complessivo di 35 milioni di euro.

Si tratta di agevolazioni, come abbiamo accennato all’inizio, destinate a chi vuole aggiudicarsi i vantaggi dei veicoli a due ruote aventi alimentazione elettrica: per quelli con motore termico sono invece stati stabiliti altri 5 milioni di euro.

L’ecobonus 2023 si struttura secondo tale modalità:

  • In caso di acquisto senza rottamazione e per un importo massimo di 3.000€ è pari al 30%. L’IVA è esclusa.
  • In caso di acquisto con rottamazione di un vecchio mezzo avente omologazione compresa fra 0 e 3 Euro è del 40%, per un importo massimo di 4.000€. Anche in questo caso l’IVA è esclusa.
  • Il calcolo viene fatto a partire dalla percentuale del prezzo di acquisto di un mezzo elettrico nuovo, rientrante nelle categorie L12, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e ed L7e.

Entrando più nel dettaglio, per i veicoli con rottamazione di categoria Le (ciclomotori e motoveicoli a due, tre e quattro ruote) che siano stati intestati allo stesso soggetto o a uno dei familiari conviventi le classi devono risultare omologate da 0 a 3: ciò secondo quanto stabilito nel Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in data 2 febbraio 2011 n.76. Appaiono interscambiabili le sottocategorie di veicoli Le ai sensi della rottamazione.

Entro 15 giorni il concessionario sarà tenuto a consegnare il veicolo usato a un demolitore e a provvedere all’espletamento della richiesta presso lo sportello telematico dell’automobilista.

Per quanto riguarda i veicoli senza rottamazione, l’ottenimento degli incentivi richiede semplicemente che venga indicato il contributo all’interno dell’atto di acquisto inerente al nuovo veicolo.

Per completezza delle informazioni, segnaliamo che per i ciclomotori e motocicli termici Euro 5 delle categorie dalla L12 alla L7, è previsto un contributo del 40% a fronte di uno sconto del 5% per un massimo di 2.500. È necessaria come condizione la rottamazione di una moto o di uno scooter avente come classe inquinante quella Euro da 0 a 3.

Come richiedere e beneficiare degli incentivi

L’ecobonus è stato introdotto con l’intento di contribuire all’abbattimento delle emissioni di CO2, in linea con l’attuale normativa europea in vigore rispetto alla qualità dell’aria e dell’ambiente nonché con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e dell’Agenda 2030.

Si tratta di contributi destinati sia ai diretti acquirenti del mezzo sia ai concessionari; a quest’ultimi cui vengono riconosciuti in virtù del minor prezzo praticato in fattura al momento dell’acquisto; la gestione è affidata all’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia).

Non possono richiedere gli incentivi moto e scooter elettrici sia le società di sharing sia le auto-immatricolazioni delle case e dei concessionari, questo onde evitare proprio il fenomeno delle auto-immatricolazioni e dei km zero.

Per poter disporre del contributo l’acquirente dovrà mantenere la proprietà del veicolo per minimo un anno.

I concessionari hanno avuto modo di prenotarsi con l’inizio del 2023 a partire dalle ore 10 del 10 gennaio 2023. L’accesso all’ecobonus riguarda gli acquisti realizzati dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023, salvo possibile esaurimento delle risorse disponibili.

Le modalità per la richiesta degli Ecobonus moto e motorini elettrici sono le medesime di quelle già sperimentate negli ultimi anni. Gli acquirenti interessati possono fare richiesta tramite concessionario, ecco i passaggi:

  • La domanda va presentata dai rivenditori con procedura online presso la piattaforma MISE Ecobonus, registrandosi attraverso il sistema dell’identità digitale.
  • Andranno poi prenotati i contributi, a seconda della disponibilità dei fondi.
  • Il concessionario o il rivenditore dovrà corrispondere al cliente il contributo predisponendo la compensazione del prezzo di acquisto.
  • Il concessionario si vedrà rimborsato il contributo dal costruttore o dall’importatore del veicolo, il quale a sua volta recupererà il contributo tramite la documentazione fornita dal concessionario stesso.

Infine, il rimborso dell’intero importo potrà essere ottenuto attraverso l’imposta utilizzabile in compensazione, compilando l’F24 sui servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.